Alti, forti, muscolosi ma con due occhi tondi dolcissimi in cui perdersi. Quante foto abbiamo visto così sul web? I greyhound rescue si differenziano tantissimo, sia fisicamente che caratterialmente, dai cugini spagnoli. Ai clienti dico sempre che il greyhound che hanno adottato è un verso anglosassone. Tutti pensano all’eleganza ma in verità le caratteristiche che lo rendono molto british.
Greyhound rescue: struttura fisica
I greyhound, soprattutto negli ultimi anni, sono cani di taglia grande, molto grande. La loro altezza al garrese difficilmente è sotto i 70cm (il garrese è su per già la base del collo, quindi se aggiungiamo la lunghezza del collo e la testa averte un cane altissimo) e la lunghezza, dalle spalle alle cosce è intorno al metro, metro e mezzo. Quindi saltando tutta la parte caratteriale ed etologica, a chi mi chiede una consulenza per adottare un grey spesso dico “c’è spazio a sufficienza”? E non solo in casa ovviamente ma in auto, in ufficio o nella casa vacanze.
Muscolosi, i rescue hanno muscoli scolpiti da allenamenti, corse e spesso anche agenti dopanti. Confrontandolo con un greyhound d’allevamento, che quindi ha fatto vita più tranquilla e non così spinta alla performance, la differenza è evidente.
Testa tonda, occhi dolci spesso bordati di nero, zampe lunghe con spalle e cosce robuste, pronte per sostenerlo nella corsa che sul rettilineo può raggiungere i 60/70km orari. Questo è un dato di cui molti amanti dei levrieri si vantano come influisce sul carattere e la quotidianità del greyhound?
Sono un greyhound: se voglio, in pratica, volo
Il carattere dei greyhound rescue è intrinsecamente legato alla sua storia e al lavoro che a svolto fino a poco tempo prima di arrivare a casa. Lo standard di razza parla di un cane con “un vigore e una resistenza notevoli. Intelligente, dolce, affettuoso, di carattere sempre uguale”. Queste caratteristiche nel rescue possono essere disattese o meglio, vanno inquadrate in un vissuto che lo ha reso un po’ diverso dai sui simili nati e cresciuti in allevamento. Il vigore e la resistenza notevoli li ha espressi per tutta la sua vita sulle piste, sostenendo allenamenti pesanti, manipolazioni umane ma soprattutto vivendo da solo. I greyhound da gare infatti vivono in box singoli dai primi mesi e per tutta la loro carriera. Questo fa sì che manchi la fase importantissimi dell’attaccamento secondario all’uomo. Sono sì dolci e affettuosi ma possono metterci mesi, se non un anno o più, a mostrare il loro vero carattere e un po’ di attaccamento emotivo alla nuova famiglia. Non vuol dire che siano anaffettivi o sempre “assenti” come si sento spesso dire dagli adottanti. Dobbiamo pensare però che a livello emotivo, hanno subito parecchie deprivazioni in momenti molto importanti (dalla quarta alla sedicesima settimana di vita) e quindi fanno molta fatica a “imparare” l’affetto.
Un’altra questione importante, quando decidiamo di adottare un grey, è sicuramente la fisicità. Negli ultimi anni la taglia e diventata quasi gigante, sia in allevamento che nei rescue, dobbiamo quindi immaginare di avere in casa un cane di grandi dimensione e molto forte a livello muscolare. Questo si ripercuote ovviamente anche nella gestione del nuovo arrivato: ci starà in auto? Se si blocca e non vuole camminare come facciamo? Se salta per casa in un momento di allegria, avrà spazio? Gli altri cani che incontra, come reagiranno a questa corporatura importante?
Proprio per questi diversi fattori, fisico, caratteriale e di esperienze mancate, per i greyhound rescue risulta quasi fondamentale organizzare degli incontri di socializzazione mediata, che siano classi di comunicazione o passeggiate di gruppo, con cani molto competenti e abituati a lavorare con dei greyhound e le loro sfaccettature. Ricordatevi sempre che un greyhound è molto consapevole della sua fisicità, della sua velocità e della sua forza.
Greyhound rescue: poche regole per vivere bene insieme
Se adottate un greyhound rescue ricordate sempre che, nella sua vita precedente, era abituato a regole ferree e una routine molto rigida. Per i primi tempi a casa proponetegli quello che già conosce ovvero prevedibilità:
- cibo alla stessa ora: famelici, spesso ladri, i grey difficilmente lasciano qualcosa nella ciotola. Le prime settimane proponete i pasti alla stessa ora, nello stesso posto (tranquillo, dove nessuno andrà a disturbare il cane) e controllate che il vostro greyhound non magi con troppa foga
- passeggiate regolari: non è un grande camminatore per natura ma apprezza le passeggiate, specie al fresco o nei parchi in città. All’inizio cercate di fare uscite in zone non troppo trafficate e dove non ci sono troppi cani che possono mandare un po’ il vostro grey in frustrazione. Se non avete parchi o campi vicini caricate il vostro cane in auto e regalatevi almeno un’ora al giorno su erba e tra gli alberi. Potrebbero essere i primi della vita del vostro greyhound, vi adorerà
- poche persone per casa: i primi mesi meglio evitare feste e luoghi troppo affollati. Solitamente i greyhound non hanno particolari problemi con le persone ma sono cani molto, a volte troppo, resilienti. Il fatto che non dimostrino disagio in modo lampante non vuol dire che apprezzino davvero la compagnia di tutti. Sono infatti cani che si affezionano e tengono come riferimento una persona sola, datevi tempo di creare quel legame di fiducia prima di portarlo in società
Hai un levriero? Conosciamoci!
Se sei (o sarai a breve) un felice adottante di un greyhound o lurcher e hai voglia di far passare il vostro rapporto da “coinquilini” a “famiglia” scrivimi. Penserò per voi a un percorso ludico educativo che vi farà innamorare!
One thought to “Greyhound rescue: dalle piste alla città”
Pingback: Il tuo levriero rescue sa fare "roaching"? - CaneFelice